28 mag 2018

IV Raduno Sardo di gruppi da mamma a mamma, Cagliari 26 Maggio 2018


Carissime mamme è stata come sempre una giornata ricca di emozione, condivisione ed il modo più bello ed efficace per sentirsi parte  di un'unica famiglia: la grande famiglia dei gruppi Sardi da mamma a mamma. Tanti sono stati gli interventi tra i quali di grande impatto quelli degli operatori sanitari che si sono formati con gli ultimi corsi Oms di 40 ore. Ci hanno raccontato cosa è stato per loro conoscere I limiti e le mancanze e quali sono stati i cambiamenti che sono riusciti ad apportare nel loro quotidiano. Si sono intervallati degli interventi delle madri e delle associazioni e ho potuto constatare quanto, nonostante la lontananza e le poche occasioni di incontro, i legami siano sempre più forti e le madri sarde siano sempre più forti e consapevoli. Tanto è il lavoro da fare, soprattutto nelle strutture sanitarie ospedaliere e territoriali che continuano ad evidenziare numerose criticità. In particolare la grave condizione dei consultori sottodimensionati come organico e con una mole di lavoro che non permette quello spazio e tempo adeguato per accompagnare le donne in tutto il percorso che va dal concepimento per concludersi con un allattamento sereno. 

I bisogni delle donne in travaglio parto e post parto sono ancora poco conosciuti e quindi rispettati nelle strutture ospedaliere ha portato il gruppo sardo a porsi alcuni urgenti obiettivi ossia:
-lavorare sulla consapevolezza delle donne rispetto alle proprie competenze di dare alla luce, allattare e accudire i propri bambini;
-essere sempre presenti come madri osservatrici e maggiori esperte in tutte le occasioni in cui sia data la possibilità compresi i corsi per gli operatori, convegni, gruppi di lavoro che riguardino la propria salute e quella dei bambini;
- informare le donne sulle modalità di parto alternative a quello ospedaliero, ossia parto in casa poco conosciuto e perciò avvolto da timori e preoccupazioni spesso non giustificate da evidenze scientifiche;
-lavorare per istituire case maternità, interessante via di mezzo tra ospedale e casa,  ancora assenti nel nostro territorio e importanti risorse in luoghi in cui manca la struttura ospedaliera (vedi chiusura punto nascita ospedale Sirai).
-prendere spunto dalla realtà Calabrese che grazie al grande lavoro di un'ostetrica con cui avremo modo di confrontarci il prossimo autunno, per chiedere una legge, che regolamenti i rimborsi per il parto in casa, ancora assente nella Regione Sardegna ( le famiglie che si avvalgono di questo servizio sono  costrette a spendere migliaia di euro e a subire un trattamento a dir poco inospitale quando si trovano a dover poi andare in ospedale o in qualsiasi struttura sanitaria a causa di poca professionalità e inutili pregiudizi).
Inutile negarvi che ci sono state lacrime, sorrisi, abbracci e tanto buon cibo.
Un emozionante momento in cui abbiamo potuto mostrare il lavoro a cui Consuelo Puxeddu, l'autrice di "Lina, storia di una goccia di latte", ci ha chiamate a partecipare. Ha chiesto ad alcune madri sarde di tradurre le filastrocche del libro nei vari dialetti sardi.

(Michele Grandolfo)

(Hilda Gahrst)


  
 Milena Tuveri. Ginecologa ospedale Brotzu e portavoce del gruppo operatori ospedalieri formati secondo le linee guida Oms
 
Donatella Moroso. Docente ai corsi Oms per gli operatori sanitari


 Maria Antonietta Grimaldi. Pediatra del consultorio di Oristano e formatrice nei corsi Oms per operatori sanitari.


Il nostro banchetto!! Con le magliette, le borse e il libro di Consuelo Puxeddu 
"Lina, storia di una goccia di latte"


 Arrivederci al prossimo anno .....