24 dic 2016

Auguri Buon Natale



Buon Natale e Felice Anno Nuovo

da

Mamme x Mamme Onlus Carbonia





Intervista alla Presidente dell'associazione Mamme x Mamme Onlus Carbonia

APPROFONDIMENTO SULLE TEMATICHE DELL’ALLATTAMENTO E DELLA SFERA MATERNA


15 Dicembre 2016





da: https://mureddumanolo.wordpress.com/2016/12/23/mattino40-approfondimento-sulle-tematiche-dellallattamento-e-della-sfera-materna-video/

13 dic 2016

Rinnovo Quota Sociale


<<Sostenere le mamme è importante....aiutaci anche tu!
Perché ogni piccola goccia possa riempire il Nostro Oceano.>>
Per effettuare il Rinnovo della Quota Sociale visita la pagina Tesseramento

12 dic 2016

Scatola finlandese in stile MammexMamme.

 



E anche Michela (la nostra vicepresidente) e il suo bimbo Gabriel hanno ricevuto la nostra ormai consueta rivisitazione della scatola finlandese in stile MammexMamme.

La scatola contiene tutto l'occorrente per il bambino e per la mamma, piccoli oggetti nuovi, usati, o fatti a mano, carichi dell'amore e del sostegno di tutte le mamme della nostra grande famiglia...
Non contiene materiale o gadget pubblicitari e rispetta il Codice sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno al quale la nostra associazione da sempre si ispira.http://www.ibfanitalia.org/cosa-e-il-codice/
Buona vita Michela, Gabriel, Martina, Javier e Augusto...Auguri alla vostra grande famiglia da tutte le famiglie di Mammexmamme Onlus Carbonia


https://www.cri.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/19969.

Perché i bambini finlandesi dormono nelle scatole di cartone?

Perché i bambini finlandesi dormono nelle scatole di cartone?
Contenuto del pacco maternità

Il governo finlandese da settantacinque anni dona una scatola di cartone alle donne in attesa di un bambino.

La scatola contiene il necessario per il bambino e può essere utilizzata come letto. Molti dicono che ha contribuito a far raggiungere alla Finlandia uno dei tassi di mortalità infantile più bassi del mondo.
La scatola di cartone in Finlandia è una tradizione che risale al 1930, è stata progettata per dare a tutti i bambini, non importa il loro ceto sociale, un uguale inizio nella vita. 
La scatola di cartone ("il pacco maternità"), un regalo del governo.
Il pacco maternità - un regalo del governo - è a disposizione di tutte le donne incinte, contiene (vedi foto):

- Materasso, coprimaterasso, sottolenzuolo, copripiumino, coperta, sacca / trapunta con imbottitura in pelo naturale (pelo di cammello o lana di pecora naturale);
- scatola che può essere utilizzata come lettino;
- tuta, cappello, guanti e stivaletti coibentati;
- abito con cappuccio e una tuta leggera lavorata a maglia;
- calze e guanti, cappello lavorato a maglia e passamontagna;
- body, tutine, calzini in modelli e colori unisex;
- accappatoio, asciugamani, forbicine per le unghie, spazzola per capelli, spazzolino da denti, termometro da bagno, tubetto di crema, salviette;
- libro illustrato e giocattoli per la dentizione.
La scatola con il materassino diventa il primo letto di un bambino. Molti bambini, di ogni estrazione sociale, hanno i loro primi sonnellini in sicurezza all'interno delle quattro pareti di cartone della scatola.
Le mamme possono scegliere tra il pacco maternità, o una sovvenzione diretta in denaro, ora fissata a 140 euro, ma il 95% preferisce la scatola di cartone, vale molto di più.
Heidi Liesivesi lavora al Kela - l'Istituto delle assicurazioni sociali della Finlandia, ha detto:
«La tradizione della scatola di cartone risale al 1938, all'inizio era disponibile solo per le famiglie a basso reddito, dal 1949 è stata cambiata con la nuova legislazione, ora le future mamme per ottenere la sovvenzione in denaro o il pacco maternità prima del quarto mese di gravidanza devono sottoporsi a visita prenatale presso una struttura medica.
La scatola di cartone ha avuto il merito non solo di fornire alle mamme il necessario per prendersi cura del loro bambino ma anche a contribuire a orientare le donne in gravidanza a prendere contatti con medici e infermieri al servizio del nascente stato sociale. La Finlandia nel 1930 era un paese povero con un alto tasso di mortalità infantile (65 su 1.000 bambini morti). Le cifre sono migliorate rapidamente nei decenni successivi».
Mika Gissler, professore presso l'Istituto nazionale per la salute e il benessere a Helsinki, ha detto che nel 1940 tutte le donne ricevevano la scatola di maternità e l'assistenza prenatale. Negli anni '60 l'assistenza è passata in gestione al sistema nazionale di assicurazione sanitaria, supportato da un sistema centralizzato della rete ospedaliera.
La scatola di cartone dopo settantacinque anni ora fa parte del rito che segna il passaggio verso la maternità el'unione delle generazioni delle donne finlandesi.
Reija Klemetti, quarantanove anni di Helsinki, ricorda quando andò all'ufficio postale a ritirare un pacco maternità per uno dei suoi sei figli:
«E' stato bello ed emozionante. La mia mamma, amici e parenti erano tutti ansiosi di vedere che tipo di cose erano dentro il pacco e il colore che avevo scelto. La mia mamma ha settantotto anni, ha fatto affidamento sulla scatolaquando nel '60 ha avuto il primo dei suoi quattro figli».
Klemetti Solja la figlia di ventitré anni, ha aggiunto:
«Ho due bambini, ho condiviso il senso di eccitazione sperimentato dalla mia mamma quando prima della nascita del suo primo bambino ha preso possesso di "qualcosa di sostanziale"».
Titta Vayrynen, trentacinque anni, madre di due giovani ragazzi, ha detto:
«E' facile sapere in quali anni sono nati i bambini perché ogni anno l'abbigliamento contenuto nella scatola varia un po'. E' bello confrontarlo con parenti e amici e scoprire che quel ragazzo è nato nello stesso anno di mio figlio.
Il contenuto della scatola per alcune famiglie sarebbe insostenibile se non fosse gratuito. Nel mio caso più che una riduzione di spesa, ha significato un risparmio di tempo. Incinta del mio primo figlio, impegnata con il lavoro, sono stata felice di risparmiarmi la fatica di cercare i negozi per confrontare i prezzi per comprare l'abbigliamento meno costoso.
Bambino nella scatola
Bambino nella scatola
Le mamme finlandesi, come conferma un recente studio, sono le più felici del mondo, siamo ben curate anche adesso che alcuni servizi d'assistenza sono stati ridotti.
Io quando è nato il mio secondo bambino al posto del pacco maternità ho preferito la sovvenzione in euro. Ho riutilizzato l'abbigliamento del mio primo figlio. Gli indumenti possono essere riutilizzati e passare da una bambina a un bambino, e viceversa, perché i colori sono volutamente di genere neutro».Il contenuto della scatola nel corso degli anni
Il contenuto della scatola è cambiato un bel po' nel corso degli anni, riflette i tempi che cambiano. Negli anni '30 e '40, conteneva il tessuto perché le mamme erano abituate a realizzare i vestiti del bambino. Durante la seconda guerra mondiale, la flanella e il cotone necessari al Ministero della Difesa, in parte furono sostituiti da lenzuola di carta e fasce di stoffa.
Gli anni '50 ha visto un aumento del numero di abiti già pronti, negli anni '60 e '70 questi cominciarono a essere prodotti con tessuti elasticizzati.
Nel 1968 nella scatola maternità apparve il sacco a pelo, l'anno successivo i pannolini usa e getta anche se per breve tempo, per motivi ambientali caddero in disgrazia, sostituiti nuovamente dai pannolini di stoffa.
Panu Pulma, docente di Storia finlandese presso l'Università di Helsinki, ha detto:
«Ai genitori si raccomandava di non far dormire i bambini nel loro letto. L'introduzione della scatola di cartone utilizzata come letto, ha aiutato molti genitori a lasciare i loro bambini a dormire separati da loro.
Uno degli obiettivi principali di tutto il programma è stato anche quello di far allattare di più le donne. A un certo punto, biberon e ciucci sono stati rimossi per promuovere l'allattamento al seno. E' stato un successo.
Tra gli oggetti inseriti nella scatola, ha avuto un effetto positivo anche quello del libro illustrato, ha incoraggiato i bambini a maneggiare i libri e un giorno a leggerli.
In Finlandia la scatola di cartone è un simbolo, un simbolo dell'idea di uguaglianza, e dell'importanza dei bambini».

24 nov 2016

La voce del papà

Luca, papà di Rebecca.

Quando ho conosciuto Cristiana sono diventato padre della sua Bambina che si chiama Alessia che oggi ha 19 anni e domani festeggio felicemente il mio primo anno da padre di Rebecca.
Penso di spiegare e di iniziare con il racconto della nostra esperienza ossia che è stata una gravidanza cercata da 5 anni, desiderata tantissimo, arrivata dopo tre gravidanze andate male e due fecondazioni assistite altrettanto andate male, alla fine Rebecca è arrivata nel modo più naturale possibile quando ha voluto lei e come ha voluto lei.
Dopo la nascita è stata messa nella culla termica e l'ho accompagnata fino alla porta del nido...sono rimasto fuori...solo...con emozioni contrastanti. Da una parte la grande gioia per la nascita della mia bambina, dall'altra la preoccupazione di non sapere come mai mia moglie fosse ancora sotto osservazione...solo più tardi ho scoperto dell’insorgenza di una complicazione che richiede l’intervento dei medici.
Non vedevo l’ora di tenere mia figlia in braccio, avrei voluto assistere al primo bagnetto, ma purtroppo allora in quel reparto non era ancora possibile...è stato bello però poter trascorrere quasi tutta la giornata in ospedale accanto a mia moglie e mia figlia e non desideravo altro che portarle finalmente a casa...
Mia moglie non aveva latte o per meglio dire Rebecca non riusciva ad attaccarsi. Forse era troppo piccola, ma con la caparbietà che contraddistingue entrambe e con il mio aiuto, non ci siamo abbattuti come avrebbe potuto  fare chiunque in una situazione del genere. Abbiamo iniziato con il latte artificiale consapevoli che non era una  bella scelta ma dovevamo per forza.  Mia moglie ha continuato ad attaccarla  ogni volta che lo richiede, prima di darle l’aggiunta , fino a quando è riuscita ad eliminarla completamente.
Credo che tutte le donne abbiano il latte e vorrei lanciare un messaggio, oggi, vorrei dirvi soprattutto: “non arrendetevi subito, provateci, chiedete aiuto” perché  sappiamo tutti che  il latte materno è importantissimo, ma purtroppo a volte da soli non si riesce ad andare avanti e si ha bisogno di consigli, incoraggiamenti e informazioni corrette.

Mia moglie lo ha avuto, nella presenza costante di un’altra madre che giorno e notte rispondeva e la sosteneva in questo percorso.
È ovvio che tutto questo sacrificio dev'essere appoggiato da noi papà stando vicino in tutto quello che possiamo,le nostre mogli devono concentrarsi solo esclusivamente sull'allattamento e tutte le forze devono essere focalizzate li, senza avere altri impegni, liberi con la testa e con tutto il resto.
Così è stato, Rebecca dopo due mesi circa ha eliminato completamente l'artificiale ed è stata allattata esclusivamente al seno e lo è tuttora.
Durante tutto questo periodo ho cercato, con tutti gli impegni che ci sono, di rendere la vita di mia moglie meno faticosa possibile, continuando ad aiutarla nella gestione della casa e in tutto il resto perché fare la mamma e bellissimo ma fare il papà è la cosa più bella del mondo.
L'importanza di noi uomini, mariti e padri è sostenere sempre in tutto la nostra compagna e starle vicino il più possibile perché la gravidanza e il post gravidanza è una fase della vita molto delicata per loro ma anche l'esperienza più bella che noi uomini purtroppo non possiamo vivere  e credo che per una donna sia difficile superare certi momenti, senza la presenza di un compagno accogliente.

Il momento più importante o meglio dire la scelta molto importante è stata quando mia moglie mi disse che voleva eliminare completamente l'artificiale, non è stato semplice soprattutto perché non sapevamo come avrebbe reagito  Rebecca a questo cambiamento ma ero consapevole che sarebbe stata la cosa migliore per lei.
L'unica cosa che invidio è il fatto che io non potrò mai vivere questo momento bellissimo, allattare il proprio figlio dev'essere un'emozione unica e per questo invidio mia moglie non esiste una ricetta per essere padre, Rebecca mi dà una carica incredibile, quando torno da lavoro stanco e rivedo mia figlia che mi sorride e grida ritrovo la carica per poter vivere momenti bellissimi con lei.
Essere padre è difficile spiegarlo in poche parole, è un amore nuovo se così si può dire, ci sono emozioni straordinarie che cancellano ogni sacrificio.
Grazie a questo 5 anni di lunga attesa sono stati ripagati appieno.

La voce delle madri

Il racconto emozionante di Cristiana, mamma di Rebecca.

Per  la paura del parto, del dolore, di voler vivere il travaglio in piena coscienza, avevo deciso di fare l'epidurale...

Ma le cose sono andate diversamente, perché ero ricoverata x pressione alta in un altro ospedale e quando in piena notte ho perso il tappo mucoso e ho iniziato ad avere dolore ho pensato: e ora che si fa? Mi faccio trasferire all'ospedale dove sarebbe dovuta nascere Rebecca? Dove avevo tutto organizzato, fatto visite, visitato reparto?

No...Il mio piano A era fallito, ho attuato il piano B e avvolta da un senso di serenità, ho deciso da sola, di stare in questo ospedale e di non avvisare nessuno in corsia per il momento, volevo vivere con me stessa quel sentimento di realizzazione che da lì a poco sarebbe nata la mia bimba tanto desiderata😌❤

Dopo 3 ore i dolori, alle 6 del mattino, hanno iniziato ad aumentare e ho deciso di chiamare le ostetriche, subito dopo ho rotto le acque!!!

Mio marito e mia figlia diciottenne dormivano ancora, ma alle 8 erano già da me ancora increduli😂

Sono arrivati i  dolori ancora più intensi e l’ostetrica, quella Santa ostetrica, mi ha proposto di spostarci in sala travaglio. Così, dopo aver fatto una doccia calda, a fatica, siamo arrivati nella sala..

Dopo la visita, un po' delusa ho scoperto di essere solo all'inizio...ma sapevo che, con l’incoraggiamento di Carmen, avrei potuto farcela
Io pensavo troppo avanti! A quanto avrei sofferto, se già soffrivo così, ma lei con pazienza e energia positiva, mi ripeteva che dovevo affrontare tutto passo per passo, che il peggio era all'inizio, poi sarebbe stato tutto più facile..
Non so se mi sono convinta psicologicamente, ma ho affrontato meglio le contrazioni più forti di quelle precedenti...

Dopo 3 ore, tra una risata, coccola e dolore, con marito, figlia, ostetrica, un super gruppo, ho percepito che non avrei sopportato ancora per molto, ma Carmen è nuovamente arrivata in “soccorso” dicendo:” il più è fatto vedrai che non tarderà!! “

Dopo la visita in sala parto non riuscivo più a riprendermi dal dolore, come se fosse una contrazione mai passata, mi mancava il fiato dal dolore...

Dopo 10 minuti esatti di orologio ho detto sta nascendo... ho voglia di fare la cacca😂!!!!

Perché l'ostetrica così mi aveva descritto la sensazione, che sarebbe stata come  fare la cacca...

Andiamo sempre a stento😅in sala parto, mi visita e mi dice: siamo pronte sta nascendo😍!!!!

Oddio😍😍

Mi chiede se avevo frequentato un corso di accompagnamento alla nascita e non avendolo fatto avevo paura che non sarei riuscita ad affrontare il  parto, in particolare la respirazione, ma Carmen è stata bravissima a guidarci in tutto...durante tutto  il travaglio avevo bisogno di sentire la sua voce...

Nonostante la stanchezza e i dolori sono riuscita a seguirla per tutta la fase del parto, mi affidavo completamente a lei e alla sicurezza che mi dava mio marito vicino...

Dopo 5 spinte è nata Rebecca❤ ho voluto prenderla subito vicino a me, sul  mio petto realizzando che finalmente era tutto finito, un lungo percorso di anni che mi ha portato a questo meraviglioso momento...

Un travaglio e un parto vissuto veramente con gran serenità, nonostante le paure iniziali...

L'unica cosa che rimpiango è quella di non aver potuto tenere ancora un po vicino a me  la mia bambina, ma mi è stata subito portata via...Ho odiato quel momento😂

Ho rivisto la mia bambina dopo molte  ore... mi hanno addormentata perché non riuscivo ad espellere la placenta..e in ospedale non sono riuscita da sola ad attaccarla al seno, dormiva sempre avevo i capezzoli piatti e non ho stimolato la produzione quindi siamo state dimesse con alimentazione esclusiva artificiale... ma il mio desiderio di allattare era talmente grande che rientrata a casa ho continuato a fare molto contatto petto a petto ma mai avrei pensato di poter arrivare ad un allattamento esclusivo materno❤

L'artefice di tutto questo è stata Alessandra una mamma x mamma, che con tanta discrezione è stata sempre presente e non smetterò mai di ringraziarla💝

Con il passare dei giorni Rebecca finalmente iniziava ad attaccarsi al seno e anche se beveva il latte artificiale cercavo sempre di allattarla  , sotto suggerimento di Alessandra,  tra un biberon  e l'altro e sempre prima del biberon... che stanchezza!!!😱😅 ma io non ero sola,  il nostro era un lavoro di gruppo, mio marito e mia figlia grande mi hanno sempre supportata, mentre io potevo dedicarmi solo all'allattamento...

Un giorno, finalmente,  ho iniziato a vedere un "liquido" uscire dal mio seno e non riuscivo a credere ai miei occhi, lo chiamo liquido perché non era bianco, ma mi ha dato comunque tantissima soddisfazione.

dopo 2 mesi , con tutte le paure, tutti i punti interrogativi ho deciso di abbandonarmi completamente di fidarmi di lei e del mio latte e abbiamo iniziato a scalare l'aggiunta, percorso non facilissimo perché Comunque dovevo convincermi che quando la bambina si staccava, attaccava e piangeva, non era perché non c'era latte ma solo per il fatto che il flusso era forte e lei si arrabbiava. Oltretutto io non vedevo il  mio latte, avevo il seno morbido ,nessun reggiseno macchiato, con il tiralatte riuscivo ad estrarre non più di  10 g, quindi era più difficile convincermi che potevo nutrire la mia bimba con il mio solo latte...

Comunque tra messaggi di disperazione alle 4 del mattino,  ma anche tanta grinta perché volevo eliminare biberon, sterilizzatori e quel latte, al terzo mese siamo riuscite a passare a un esclusivo materno😍 e Rebecca ha iniziato a crescere tantissimo anche al di sopra delle nostre aspettative😊  Io e Rebecca siamo riuscite  a mollare un esclusivo artificiale e riprenderci il nostro tanto desiderato esclusivo materno.”



Finisce qui il racconto di Cristiana.

GIORNATA MONDIALE SUI DIRITTI ALL'INFANZIA E ALL'ADOLESCENZA 2016

Anche quest'anno in occasione della Giornata Mondiale sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, abbiamo portato la voce delle madri, in particolare quella di Cristiana.

Ringraziamo il Comune di Carbonia e la ASL 7 per averci permesso per il terzo anno consecutivo di essere presenti a questo evento così importante.



Chi siamo credo sia ormai noto un po a tutti, un'associazione nata per il sostegno all'allattamento e cresciuta tra madri, famiglie che lavorano accanto alle altre madri nel loro percorso di vita…
Ci siamo lasciati un anno fa in questa sala alla giornata dei Diritti per L’infanzia 2015 con un appello, una richiesta e una speranza di poter creare una catena calda attorno alle madri e ai loro bambini ed è da questa data così importante che vorrei partire nel raccontare la voce delle madri.
Quest'anno ci è stato chiesto di rappresentare la voce delle madri e chi più di noi poteva essere lusingato da questa proposta? In questo anno passato abbiamo avuto modo di ascoltare tante voci di madri ma quello che ci ha guidate nella scelta è stata la ricchezza di questa esperienza e una data particolare che è proprio il 19 novembre 2015 giorno della nascita di Rebecca.


L'emozionante 
racconto di Cristiana, mamma di Rebecca.


Questo racconto risale ad un anno fa…questa esperienza vissuta così da vicino e condivisa con tutto il gruppo, ha segnato l'inizio di un percorso che è stato un crescendo di opportunità, di legami e di conquiste…

Per prima la possibilità di partecipare come madri osservatrici a due edizioni del corso di 40 ore per operatori sanitari che in un ambiente positivo e propositivo, ha facilitato una riflessione sui possibili cambiamenti di alcune routine sanitarie, ha favorito l'instaurarsi di una comunicazione tra madri e operatori creando i presupposti per il nostro ingresso nel maggio 2016 nel reparto di ostetricia e ginecologia con lo scopo di stare accanto alle madri durante la degenza pre e post parto.
È stato un lavoro impegnativo, di pazienza, accoglienza verso le altre madri ma anche verso gli operatori che ci rende orgogliose. Così come ci rende orgogliose ricevere un messaggio che un anno fa ci sarebbe sembrato un'utopia…
Un papà che vuole.condividere con noi la bella esperienza del rooming in 24 h su 24 vissuta alla nascita del suo terzo bambino e che qualche giorno fa ci ha telefonato durante una nostra riunione dicendo in viva voce quanto sia stato utile il nostro lavoro e con la voce tremante di emozione quanto la nostra presenza sia importante, unita alla competenza e all'amorevolezza  riscontrata da lui nel contatto con gli operatori e operatrici del reparto.
Probabilmente il lavoro da fare è tanto ma a distanza di un anno mi sento di dire che I piccoli grandi passi fatti rappresentano qualche anello in più di quella catena calda di cui abbiamo bisogno e che ci fa sentire meno sole.
Grazie

Alessandra

3 ott 2016

Sam 2016



Grazie a tutte le mamme e I papà nonni e I meravigliosi bimbi...grazie anche agli sponsor, ai giornalisti, alle associazioni, Comune di Carbonia e Asl 7 che hanno contribuito alla realizzazione di questa iniziativa...e grazie a chi ci ha sostenute con donazioni di ogni genere...tutto questo ha un grande obiettivo...costruire insieme "una casa per mammexmamme".

Prossima tappa da segnare sul calendario: venerdi 7 ottobre, Biblioteca Comunale a Carbonia, ore 16,30. Tavola rotonda di riflessione sul tema "Allattamento, chiave per uno sviluppo sostenibile".

Siete tutti invitati!

L'intervista alla presidente dell'associazione, Alessandra Secci


Venerdi 7 Ottobre 2016 si è svolta la nostra Tavola Rotonda dal titolo "Allattamento, chiave per uno sviluppo sostenibile. È stata per tutti un'esperienza impegnativa ma molto soddisfacente sotto tutti I punti di vista.
Ringraziamo il Comune di Carbonia in particolare l'assessore Loredana La Barbera per la sua presenza e per gli apprezzamenti e gli incoraggiamenti che ci ha riservato, segno di una sensibilità e apertura che speriamo sia il preludio di un buon lavoro insieme. Grazie anche alla Asl 7, che nella persona del direttore del Sian e del dipartimento di prevenzione dott Gian Mauro Vinci, ha voluto dare, insieme alla dott.ssa Cecilia Guaita, informazioni importanti circa il protocollo per la sommistrazione del latte materno negli asili della città dimostrando la grande attenzione all'allattamento come strategia di promozione della salute.
Grazie alle nostre mamme professioniste: dott.ssa Manuela Atzeni per il suo contributo importantissimo sulla salute e sulle cure della donna in allattamento; Alessandra Madeddu che ci ha parlato dell'impatto ambientale legato alla produzione di latte in polvere; Valentina Mei che ha trasmesso in modo delicato ma emozionante la storia e I progetti di Mammexmamme.
Grazie ad Antonia Anardu e Cecilia Gilardi che hanno raccontato dal punto di vista educativo-pedagogico ma anche materno il rapporto tra allattamento e vita all'asilo nido.
Grazie a Susanna Maccioni infermiera pediatrica, custode dell'allattamento e punto di riferimento per le madri al consultorio familiare, che in qualità di referente ha parlato del progetto intersettoriale per l'allattamento della asl 7.
E grazie ad Hilda Garst, madre, da quasi 20 anni impegnata nella protezione dell'allattamento e nel lavoro da mamma a mamma che con il suo grande carisma e la sua forza ci ha detto: "sbrighiamoci!La nostra specie si sta indebolendo. Proteggiamo la gravidanza, la nascita e il continuum madrebambino...È madre la Terra che ce lo chiede!"
Grazie ad Apei, coop Piccola Parigi, worldesign di Anna Cani, Sardegna Solidale, il Comune di Carbonia e la Asl 7 e grazie allo staff della Biblioteca Comunale per aver assecondato le nostre richieste con uno spazio veramente a misura di madrebambino.
Grazie infine alle nostre mamme...alla loro forza e sensibilità e presenza...alle socie impegnate attivamente, alle peer counselor volontarie, alle sostenitrici e a quelle che con tanta fiducia condividono con noi le loro esperienze...tutte siamo una grande risorsa e come ha detto qualcuno "ci siamo prese la responsabilità di riprenderci recuperare e tramandare il ruolo di madri ormai messo in pericolo". Grazie ai papà e ai nonni...perchè l'allattamento è un lavoro di squadra.
Grazie ancora per la fiducia e per I semi che ogni giorno proviamo a seminare.
Con amore e immensa gratitudine
La presidente 
Alessandra Secci

Cagliari, 23-24 Settembre Convegno Apei


All'università degli studi di Cagliari, dipartimento di pedagogia Filosofia Psicologia, si parla di servizi sociali insieme alla pedagogista dei servizi sociali del comune di Carbonia Carla Zurru. Inoltre dei servizi educativi nella prima infanzia, il valore di una collaborazione tra professionisti e madri. Da qui l'intervento di Antonia Anardu, referente provinciale Apei e la presidente dell'associazione di madri Alessandra Secci, MammexMamme Onlus Carbonia. 

"L' allattamento ha bisogno di partire bene e di continuare meglio... ha bisogno di essere considerato importante a 360 gradi non solo sotto l’aspetto nutrizionale ma anche sotto l’aspetto relazionale e perché no educativo...si perché è il primo bisogno che ogni neonato dimostra di avere alla nascita dopo quello di respirare...(quanti di voi lo sapevano?) È attraverso l'allattamento che si instaura la prima relazione tra madre e figlio.. il bambino richiede e la madre risponde e da come e da quando la madre risponde spesso dipende la qualità questa relazione...io vi parlo da madre e ho scoperto anche io strada facendo che l'allattamento non si misura in mesi ma spesso si misura in anni e questo non è semplice in una società come la nostra... occorre pazienza e ascolto e rispetto dei tempi dei bambini e perché no delle madri..."

Questa è solo una parte del nostro intervento al convegno organizzato da Apei presso l'Università degli studi di Cagliari. Noi siamo state invitate a raccontare di noi ad una platea di studenti e professionisti come esempio di pratica educativa e di collaborazione tra professionista e madre...due giornate intense e cariche di contenuti grazie alle quali abbiamo potuto arricchire le nostre conoscenze e incontrare persone speciali sia sotto l'aspetto umano che professionale.




26 ago 2016

Per madri e bambini nell’emergenza terremoto

Il MAMI e l'associazione Mamme x Mamme Onlus Carbonia per madri e bambini nell’ emergenza terremoto

L’allattamento durante le situazioni di emergenza diventa un vero e proprio “salvavita” per i bambini: è sicuro, sterile, sempre pronto, non dipende dall’arrivo di cibo portato da altri. Anche dove manca tutto, una donna che allatta il suo bambino è in grado di nutrirlo. Prendendosi cura di una madre che allatta, automaticamente ci si prenderà cura del suo bambino.
Si pensa che in situazioni di grande stress il latte possa sparire o diventare cattivo: questo non è vero, può esserci una momentanea, quindi transitoria, difficoltà nell’emissione del latte, ma è assolutamente recuperabile, ancor più con il sostegno di una voce amica e competente, quale è una consulente in allattamento.
Anzi, l’allattamento conforta psicologicamente sia la mamma sia il bambino.
Anche in caso di allattamento misto (latte materno integrato da formula artificiale) è possibile recuperare, in tutto o in parte, la produzione di latte.
La donazione e distribuzione indiscriminata di formula artificiale, magari nella convinzione che alle mamme il latte sia “andato via”, è estremamente dannosa, perché mai come in situazioni di scarsa igiene e difficoltà di approvvigionamenti il latte della mamma è una risorsa impareggiabile.
Ulteriori risorse e informazioni sull’allattamento e l’alimentazione dei bambini durante le emergenze sono disponibili qui:
http://www.ibfanitalia.org/emergenza-terremoto-e-alimentazione-infantile-cosa-fare-e-soprattutto-non-fare/
http://www.lllitalia.org/index.php?option=com_content&task=view&id=312&Itemid=123
Le mamme con bambini piccoli che vivono nelle zone devastate dal terremoto possono contattare telefonicamente una consulente in allattamento se necessitano di sostegno, conforto, aiuto rispetto all’allattamento in questi difficili momenti.

L'associazione si mette a disposizione:
  • Mamme x Mamme onlus Carbonia (peer counsellors): Responsabile: Alessandra Secci, tel. 3498293783 – e-mail: mammexmammecarbonia@gmail.com – Gruppo Facebook : Mamme x Mamme Carbonia
Ci stringiamo attorno a chi sta vivendo questa tragedia e a tutti quanti si stanno adoperando per aiutare le persone colpite.

28 lug 2016

Ringraziamenti, Arrivederci a Settembre.


È difficile trovare le parole per esprimere tutte le emozioni emerse nella serata di ieri...Essere li ..con le nostre famiglie e tante persone che sono state dei pilastri del nostro percorso personale e sociale a raccontare seppur in modo un po "maldestro" chi siamo e cosa abbiamo realizzato insieme..In un luogo simbolo della nostra città che ieri riprendeva vita assieme ai cuori, ai sorrisi e alle grida di gioia dei numerosissimi bimbi che hanno accompagnato le esibizioni delle nostre ospiti Alice e Benedetta con la loro "danza delle donne per le donne" e della nostra mamma musicista e clarinettista d'eccezione Elena. Un grazie a tutti i nostri papà compagni di vita senza i quali tutto questo non avrebbe potuto avere lo stesso sapore...grazie al Ristorante Pizzeria Excalibur, Panificio Antico Fornaio e Dinokebab e alle associazioni Progetto 21 e Esplorare LiberaMente che ci hanno supportato con le loro donazioni e attrezzature indispensabili alla realizzazione di questo evento... grazie al buon cibo preparato e gustato con amore...Grazie a tutte le nostre mamme, socie, sorelle, che ci sostengono e che sono il vero motore di tutto questo e grazie a coloro che da domani decideranno di seguirci...Grazie ad Alberto, Carla e Lorenzo per l'ospitalità, l'entusiasmo e il supporto tecnico del Pitosforo ArtMusicBar che in una settimana hanno aperto le porte e le braccia a queste mamme un po chiassose e sognatrici...e a tutti voi che grazie anche all'evento di ieri porterete nelle vostre case un pezzettino di Mammexmamme Onlus Carbonia...perché tutti possono sostenere le madri che sostengono il mondo...

GRAZIE!!!


Festa fine anno sociale

Eccoci qui, dopo un anno a festeggiare insieme un anno di noi.


MAMME X MAMME ONLUS CARBONIA 

vi invita alla


FESTA DI FINE ANNO SOCIALE


con la collaborazione del Pitosforo ArtMusicBar



Domenica 31 Luglio 2016, ore 20 – Parco Villa Sulcis, Via Napoli, Carbonia

 

Nella bellissima cornice di questo luogo così significativo per la città, un luogo per i bambini e per le famiglie, intendiamo rendere grazie a tutte le persone che in questo anno ci hanno sostenute, incoraggiate e guidate, nel nostro impegno accanto alle madri, ai padri e ai bambini e bambine.


Ripercorreremo insieme i momenti più importanti della nostra giovane ma attivissima associazione, parleremo di progetti e di sogni e accoglieremo chi vorrà unirsi alla grande famiglia di Mamme x Mamme Onlus Carbonia diventando parte attiva del nostro gruppo.

Arte, musica, lettura, poesia e gioco allieteranno quella che speriamo sia una piacevolissima serata da trascorrere in nostra e vostra compagnia.
Mamme, papà, bambini e bambine, nonni, zii e amici.

Vi aspettiamo!

Guarda il video
Un anno di noi....

20 lug 2016

Parcheggi Rosa a Carbonia

Sono operativi a Carbonia i “Parcheggi Rosa” pensati dall’Amministrazione per migliorare la qualità della vita delle mamme e delle future mamme. Su indicazioni della Giunta Comunale, sono state create e regolamentate 11 aree di parcheggio destinate alle neo mamme e alle donne in dolce attesa.
I Parcheggi Rosa si trovano in:
– piazza Matteotti, vicino al Municipio
– via San Ponziano, nelle vicinanze degli uffici della ASL (ex Inam)
– piazza Ciusa, vicino al Mercato civico
– piazza Rinascita, in prossimità dell’Ufficio Postale
– via Dalmazia, vicino agli uffici della ASL
– via Ospedale, in prossimità dell’Ospedale Sirai
– nelle vicinanze del Centro Intermodale
– vicino alla sede degli Uffici comunali dei Servizi Sociali (ex Tribunale)
– via Brigata Sassari, in prossimità del Consultorio
– a Cortoghiana, nelle vicinanze degli uffici comunali
– a Bacu Abis, in prossimità degli uffici comunali

Grazie a questi stalli, che sono gratuiti,  tutte le donne residenti nel Comune di Carbonia, con bambini piccoli (di età non superiore all’anno) o in stato di gravidanza, in possesso della patente di categoria B o superiore, potranno ottenere un Contrassegno Identificativo Temporaneo (C.I.T.) che consentirà al veicolo da loro condotto di sostare nei “Parcheggi rosa”.
Il contrassegno viene rilasciato dalla Polizia Locale in via Mazzini, alle richiedenti che presentano la domanda, con il certificato medico o la dichiarazione con la data di nascita del bambino. Il contrassegno sarà valido per il periodo che va dal terzo mese di gravidanza della futura mamma al primo anno di vita del bambino e potrà essere utilizzato soltanto ed esclusivamente dall’interessata durante il periodo di gravidanza, mentre nel periodo successivo al parto, potrà essere utilizzata dall’interessata o da un suo familiare con il bimbo a bordo.
Le informazioni e la modulistica sono a disposizione presso gli uffici della Polizia Locale, in via Mazzini 68 e nel sito istituzionale del Comune di Carbonia (www.comune.carbonia.ci.it) nella sezione Servizi Comunali – Servizi Polizia Locale – Polizia Amministrativa Modulistica – Modulistica Parcheggi Rosa.
«Con l’istituzione dei Parcheggi Rosa – spiega il sindaco, Giuseppe Casti -, l’Amministrazione comunale ha voluto proseguire nel percorso di miglioramento della qualità della vita dei cittadini e di sensibilizzazione alle problematiche di coloro che, in un preciso momento della vita, necessitano di particolari attenzioni. Per le donne in attesa o con bambini appena nati, infatti, una prolungata ricerca del parcheggio o le manovre di posteggio, soprattutto nel periodo finale della gravidanza e nei primi mesi di vita dei bambini, può diventare un problema serio. I cartelli contengono la frase “un gesto di cortesia”, perché rappresentano un invito per gli altri automobilisti. Non esistendo una legge che prevede l’obbligatorietà di questi stalli – conclude Giuseppe Casti – confidiamo nella sensibilità e nel senso civico di tutti. Siamo certi che le strisce rosa convinceranno gli automobilisti a dare la precedenza nel parcheggio alle donne in stato interessante e alle neo mamme.»