24 nov 2016

GIORNATA MONDIALE SUI DIRITTI ALL'INFANZIA E ALL'ADOLESCENZA 2016

Anche quest'anno in occasione della Giornata Mondiale sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, abbiamo portato la voce delle madri, in particolare quella di Cristiana.

Ringraziamo il Comune di Carbonia e la ASL 7 per averci permesso per il terzo anno consecutivo di essere presenti a questo evento così importante.



Chi siamo credo sia ormai noto un po a tutti, un'associazione nata per il sostegno all'allattamento e cresciuta tra madri, famiglie che lavorano accanto alle altre madri nel loro percorso di vita…
Ci siamo lasciati un anno fa in questa sala alla giornata dei Diritti per L’infanzia 2015 con un appello, una richiesta e una speranza di poter creare una catena calda attorno alle madri e ai loro bambini ed è da questa data così importante che vorrei partire nel raccontare la voce delle madri.
Quest'anno ci è stato chiesto di rappresentare la voce delle madri e chi più di noi poteva essere lusingato da questa proposta? In questo anno passato abbiamo avuto modo di ascoltare tante voci di madri ma quello che ci ha guidate nella scelta è stata la ricchezza di questa esperienza e una data particolare che è proprio il 19 novembre 2015 giorno della nascita di Rebecca.


L'emozionante 
racconto di Cristiana, mamma di Rebecca.


Questo racconto risale ad un anno fa…questa esperienza vissuta così da vicino e condivisa con tutto il gruppo, ha segnato l'inizio di un percorso che è stato un crescendo di opportunità, di legami e di conquiste…

Per prima la possibilità di partecipare come madri osservatrici a due edizioni del corso di 40 ore per operatori sanitari che in un ambiente positivo e propositivo, ha facilitato una riflessione sui possibili cambiamenti di alcune routine sanitarie, ha favorito l'instaurarsi di una comunicazione tra madri e operatori creando i presupposti per il nostro ingresso nel maggio 2016 nel reparto di ostetricia e ginecologia con lo scopo di stare accanto alle madri durante la degenza pre e post parto.
È stato un lavoro impegnativo, di pazienza, accoglienza verso le altre madri ma anche verso gli operatori che ci rende orgogliose. Così come ci rende orgogliose ricevere un messaggio che un anno fa ci sarebbe sembrato un'utopia…
Un papà che vuole.condividere con noi la bella esperienza del rooming in 24 h su 24 vissuta alla nascita del suo terzo bambino e che qualche giorno fa ci ha telefonato durante una nostra riunione dicendo in viva voce quanto sia stato utile il nostro lavoro e con la voce tremante di emozione quanto la nostra presenza sia importante, unita alla competenza e all'amorevolezza  riscontrata da lui nel contatto con gli operatori e operatrici del reparto.
Probabilmente il lavoro da fare è tanto ma a distanza di un anno mi sento di dire che I piccoli grandi passi fatti rappresentano qualche anello in più di quella catena calda di cui abbiamo bisogno e che ci fa sentire meno sole.
Grazie

Alessandra

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