24 nov 2016

La voce delle madri

Il racconto emozionante di Cristiana, mamma di Rebecca.

Per  la paura del parto, del dolore, di voler vivere il travaglio in piena coscienza, avevo deciso di fare l'epidurale...

Ma le cose sono andate diversamente, perché ero ricoverata x pressione alta in un altro ospedale e quando in piena notte ho perso il tappo mucoso e ho iniziato ad avere dolore ho pensato: e ora che si fa? Mi faccio trasferire all'ospedale dove sarebbe dovuta nascere Rebecca? Dove avevo tutto organizzato, fatto visite, visitato reparto?

No...Il mio piano A era fallito, ho attuato il piano B e avvolta da un senso di serenità, ho deciso da sola, di stare in questo ospedale e di non avvisare nessuno in corsia per il momento, volevo vivere con me stessa quel sentimento di realizzazione che da lì a poco sarebbe nata la mia bimba tanto desiderata😌❤

Dopo 3 ore i dolori, alle 6 del mattino, hanno iniziato ad aumentare e ho deciso di chiamare le ostetriche, subito dopo ho rotto le acque!!!

Mio marito e mia figlia diciottenne dormivano ancora, ma alle 8 erano già da me ancora increduli😂

Sono arrivati i  dolori ancora più intensi e l’ostetrica, quella Santa ostetrica, mi ha proposto di spostarci in sala travaglio. Così, dopo aver fatto una doccia calda, a fatica, siamo arrivati nella sala..

Dopo la visita, un po' delusa ho scoperto di essere solo all'inizio...ma sapevo che, con l’incoraggiamento di Carmen, avrei potuto farcela
Io pensavo troppo avanti! A quanto avrei sofferto, se già soffrivo così, ma lei con pazienza e energia positiva, mi ripeteva che dovevo affrontare tutto passo per passo, che il peggio era all'inizio, poi sarebbe stato tutto più facile..
Non so se mi sono convinta psicologicamente, ma ho affrontato meglio le contrazioni più forti di quelle precedenti...

Dopo 3 ore, tra una risata, coccola e dolore, con marito, figlia, ostetrica, un super gruppo, ho percepito che non avrei sopportato ancora per molto, ma Carmen è nuovamente arrivata in “soccorso” dicendo:” il più è fatto vedrai che non tarderà!! “

Dopo la visita in sala parto non riuscivo più a riprendermi dal dolore, come se fosse una contrazione mai passata, mi mancava il fiato dal dolore...

Dopo 10 minuti esatti di orologio ho detto sta nascendo... ho voglia di fare la cacca😂!!!!

Perché l'ostetrica così mi aveva descritto la sensazione, che sarebbe stata come  fare la cacca...

Andiamo sempre a stento😅in sala parto, mi visita e mi dice: siamo pronte sta nascendo😍!!!!

Oddio😍😍

Mi chiede se avevo frequentato un corso di accompagnamento alla nascita e non avendolo fatto avevo paura che non sarei riuscita ad affrontare il  parto, in particolare la respirazione, ma Carmen è stata bravissima a guidarci in tutto...durante tutto  il travaglio avevo bisogno di sentire la sua voce...

Nonostante la stanchezza e i dolori sono riuscita a seguirla per tutta la fase del parto, mi affidavo completamente a lei e alla sicurezza che mi dava mio marito vicino...

Dopo 5 spinte è nata Rebecca❤ ho voluto prenderla subito vicino a me, sul  mio petto realizzando che finalmente era tutto finito, un lungo percorso di anni che mi ha portato a questo meraviglioso momento...

Un travaglio e un parto vissuto veramente con gran serenità, nonostante le paure iniziali...

L'unica cosa che rimpiango è quella di non aver potuto tenere ancora un po vicino a me  la mia bambina, ma mi è stata subito portata via...Ho odiato quel momento😂

Ho rivisto la mia bambina dopo molte  ore... mi hanno addormentata perché non riuscivo ad espellere la placenta..e in ospedale non sono riuscita da sola ad attaccarla al seno, dormiva sempre avevo i capezzoli piatti e non ho stimolato la produzione quindi siamo state dimesse con alimentazione esclusiva artificiale... ma il mio desiderio di allattare era talmente grande che rientrata a casa ho continuato a fare molto contatto petto a petto ma mai avrei pensato di poter arrivare ad un allattamento esclusivo materno❤

L'artefice di tutto questo è stata Alessandra una mamma x mamma, che con tanta discrezione è stata sempre presente e non smetterò mai di ringraziarla💝

Con il passare dei giorni Rebecca finalmente iniziava ad attaccarsi al seno e anche se beveva il latte artificiale cercavo sempre di allattarla  , sotto suggerimento di Alessandra,  tra un biberon  e l'altro e sempre prima del biberon... che stanchezza!!!😱😅 ma io non ero sola,  il nostro era un lavoro di gruppo, mio marito e mia figlia grande mi hanno sempre supportata, mentre io potevo dedicarmi solo all'allattamento...

Un giorno, finalmente,  ho iniziato a vedere un "liquido" uscire dal mio seno e non riuscivo a credere ai miei occhi, lo chiamo liquido perché non era bianco, ma mi ha dato comunque tantissima soddisfazione.

dopo 2 mesi , con tutte le paure, tutti i punti interrogativi ho deciso di abbandonarmi completamente di fidarmi di lei e del mio latte e abbiamo iniziato a scalare l'aggiunta, percorso non facilissimo perché Comunque dovevo convincermi che quando la bambina si staccava, attaccava e piangeva, non era perché non c'era latte ma solo per il fatto che il flusso era forte e lei si arrabbiava. Oltretutto io non vedevo il  mio latte, avevo il seno morbido ,nessun reggiseno macchiato, con il tiralatte riuscivo ad estrarre non più di  10 g, quindi era più difficile convincermi che potevo nutrire la mia bimba con il mio solo latte...

Comunque tra messaggi di disperazione alle 4 del mattino,  ma anche tanta grinta perché volevo eliminare biberon, sterilizzatori e quel latte, al terzo mese siamo riuscite a passare a un esclusivo materno😍 e Rebecca ha iniziato a crescere tantissimo anche al di sopra delle nostre aspettative😊  Io e Rebecca siamo riuscite  a mollare un esclusivo artificiale e riprenderci il nostro tanto desiderato esclusivo materno.”



Finisce qui il racconto di Cristiana.

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